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re tutto cancella color okC’era una volta un principe bambino. Di andare a scuola voglia non ne aveva ed allora piangeva. Numeri, note, lettere e figure per lui eran solo seccature, perché troppo difficili e complicate, che quasi quasi le avrebbe strozzate. Le odiava proprio con rancore e promise vendetta dal profondo del suo cuore. Promise che se grande fosse diventato, tutte le scritte avrebbe mangiato.
In questo spettacolo realtà e fantasia si fondono insieme, per dare vita ad una favola che conduce gli spettatori attraverso l’universo delle lettere, dei numeri, delle figure e delle note.

Di e con: Marco Cantori
Video e suoni: Diego Gavioli
Musiche: Marco Cantori e Diego Gavioli
Oggetti di scena: Nives Storci
Produzione: Teatro Perdavvero

Età: 4-8 anni
Durata: 48 minuti

Approfondimenti

La trama

C’era una volta un principe bambino che odiava i numeri, le lettere, le figure e le note, perché per lui erano troppo complicate. Esasperato da questa difficoltà, si chiuse in sé stesso e promise che da grande si sarebbe vendicato di loro. Giurò di catturarle e mangiarle come ingredienti della zuppa.
Intanto le lettere passavano le loro giornate nell’alfabeto, il regno delle lettere, che confinava a nord con il regno dei numeri, a sud con il regno delle figure geometriche e a est con il regno delle note musicali. Tutti questi regni erano diversi ma vivevano felici ed in pace fra loro e delle volte giocavano anche insieme.
Dopo qualche anno, un giorno come gli altri, si presentò nei regni un uomo tutto bianco, con un grande sacco. Era il principe bambino che, orami cresciuto, si faceva chiamare Re Tutto Cancella: mercoledì catturò tutti i numeri, giovedì tutte le figure, venerdì le note e sabato, infine, portò via anche le lettere. In procinto di ultimare la sua vendetta, Tutto Cancella verrà persuaso a liberare i suoi prigionieri, grazie ad un piano segreto escogitato dalle lettere, che unendosi inventeranno le parole.
Alla fine il Re diventerà amico delle lettere, dei numeri, delle figure e delle note. Così la sua fame di vendetta si trasformerà in curiosità ed in fame di cultura, intesa come tramite per incontrare l’altro da sé e per uscire dalla propria solitudine.

 

Guarda il video

Le tematiche principali

Re Tutto Cancella, spettacolo dedicato in particolare ai bambini che stanno per scoprire o hanno appena scoperto l’universo delle lettere, dei numeri, delle figure geometriche e delle note. Lo spettacolo è incentrato su tematiche semplici ma fondamentali quali:
- le lettere;
- i numeri;
- le figure geometriche;
- le note;
- punti cardinali;
- le parole e le frasi;
- l’importanza di collaborare con gli altri per
superare le difficoltà;
- il riconoscimento e l’accettazione
delle difficoltà;

Dalla narrazione scaturisce l’insegnamento che per superare gli ostacoli è fondamentale il lavoro di squadra. Infatti, soltanto mettendosi insieme, le lettere riusciranno a creare le parole e poi le frasi, con le quali convinceranno il Re Tutto Cancella a svuotare i sacchi con dentro i suoi prigionieri/ingredienti.

Le fonti

Re Tutto Cancella è una storia originale scritta da Marco Cantori ispirata all’immaginario dei bambini.

Tecniche e linguaggi utilizzati

Re Tutto Cancella è innanzi tutto una favola ambientata in un mondo abitato da lettere, numeri, figure geometriche e note musicali.
La drammaturgia dello spettacolo è semplice. La ripetitività della storia ed il linguaggio immediato divengono due canali privilegiati per raccontare lo sviluppo degli eventi ai bambini. Per rendere l’opera più accattivante e fruibile il regista ha scelto di fondere la forma narrativa più tradizionale ad elementi visivi, ritmici e di teatro fisico:
elementi di ballo e body percussion: oltre ad essere sostenuta dal ritmo dell’interpretazione, la narrazione in diversi momenti viene alleggerita da intermezzi ballati o di teatro fisico. Un altro elemento è la tecnica della cosiddetta “body percussion” (far suonare diverse parti del proprio corpo come se fossero delle percussioni);
linguaggio video e ombre: interventi di brevi filmati e giochi di ombre aumentano la fruibilità della storia da parte anche dei più piccoli. Il video però rimane strumento della narrazione, senza catalizzare tutta l’attenzione, utilizzato piuttosto come innesco della relazione ritmica e di senso con il narratore/attore;
la maschera e il grottesco: attraverso il grottesco il personaggio del cattivo viene mediato. Due semisfere bianche poste sugli occhi (una pallina da ping-pong tagliata a metà) diventano lo sguardo del famelico Re, il quale parlerà con una voce profonda e tremante ispirata all’universo delle maschere;
il coinvolgimento del pubblico: i bambini sono coinvolti dal
narratore che si rivolge ad essi come interlocutori, conducendoli attraverso i diversi momenti della storia.

Proposte di lavoro

Lo spettacolo Re Tutto Cancella è una riserva di possibilità di lavoro su diversi temi. Qui proponiamo soltanto alcuni spunti
Una volta visto lo spettacolo si potranno proporre ai bambini attività ludico-creative sui numeri: partendo da un numero scritto in grande su un foglio o sulla lavagna, immaginare in che cosa il numero si può trasformare per scappare dal Re Tutto Cancella. La realizzazione dell’immagine può avvenire attraverso disegni singoli o di gruppo (ogni bambino può aggiungere un elemento al numero per far sì che esso si trasformi in qualcos’altro).
Un’attività simile si potrà svolgere con le figure geometriche: ritagliare cartoncini con la forma delle figure geometriche. Provare ad avvicinare i cartoncini delle diverse figure e vedere se la forma che ne esce può assomigliare a qualche oggetto o mezzo utile per scappare dal Re Tutto Cancella.
Invece con le lettere si potrà lavorare sulle iniziali di parola. Ad esempio trovare nomi di cose dietro le quali ci si possa nascondere dal Re, che inizino tutti per la lettera “R”. Si può svolgere la stessa attività anche proponendo nomi di città in cui rifugiarsi dal Re.
Siccome il Re Tutto Cancella è tutto bianco, cercare gli oggetti di color bianco, poi provare ad elencare anche quelli che non vediamo ma che sappiamo essere bianchi

Il Teatro è una magnifica finzione colma di verità